
Oltre la porta, un giardino incolto. Come nel romanzo “Il giardino segreto”, storia di una bambina di nome Mary, trasferita dall’Inghilterra in India, in casa dello zio. Una storia di solitudine, malattia, parenti distratti, cattiveria, bontà e, alla fine, riscatto.
Mary trova nella tenuta un giardino incolto, abbandonato, dietro una porta chiusa da troppo tempo. Se ne prende cura, comincia quasi per gioco, con quella spinta verso l’ignoto che solo i bambini possono conoscere, prima che il mondo adulto si appropri di tutti quegli spazi fatti di libertà,lp calma, fantasia e il gusto di fare le cose solo per il piacere di farle; il giardino torna a fiorire e,con esso, gli abitanti della tenuta.
La porta del giardino era sempre stata lí, serviva qualcuno che la trovasse. Il giardino custodiva una bellezza nascosta ai più, che si sarebbe rivelata solo a chi avesse avuto occhi e cuore per vedere. Dentro, era come la tana del bianconiglio.
Un mondo parallelo, surreale, fatto di meraviglie e tante piccole bellezze. Ma per trovare un tesoro bisogna saper cercare. Il giardino segreto era un tesoro nascosto, non solo rami secchi, sterpaglie o edere selvagge. Era un un posto dove tutto poteva tornare a fiorire.
Mary non chiese permesso a nessuno, entrò e riportò in vita tutto quello che una vita l’aveva persa da tempo.
Benvenuti nella tana del bianconiglio e buon viaggio.